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LA DIMORA

STORICA

L'antico convento di Sant'Angelo in Panzo

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LA SUA STORIA

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Il toponimo Panzo deriva dal nome latino Pantius ed il nome del monastero, S. Angelo in Panzo,

deriva da una chiesa dedicata al culto di S. Michele Arcangelo, costruita su un terreno appartenente ad un proprietario con quel nome. L’attuale convento, situato a circa due chilometri da Assisi 

alle pendici del monte Subasio, fu costruito attorno al X secolo sulle rovine di un insediamento romano. Alcune iscrizioni latine relative alla gens Propertia (Properzio era assisano) furono trovate nelle fondamenta della chiesa primitiva. All’inizio del milleduecento era un monastero quando, nel marzo del 1212, San Francesco, frate Filippo e frate Bernardo, vi accompagnarono Santa Chiara da poco fuggita da casa. Santa Chiara fu poi raggiunta dalla sorella Sant’Agnese e la famiglia, irritata, inviò lo zio Monaldo con altri per riportarla a casa anche con la forza.

Racconta la leggenda del primo miracolo di Santa Chiara che il corpo di Santa’Agnese divenne così pesante che non riuscirono a sollevarlo, mentre il braccio dello zio alzato per percuoterla restò paralizzato. Santa Chiara si trasferì in seguito a San Damiano e Panzo divenne un importante convento clariano che, circa un secolo dopo, si trasferì dentro le mura di Assisi per motivi di sicurezza, come fecero altri insediamenti attorno alla città.

S. Angelo in Panzo si ridusse così ad eremo semi abbandonato fino agli inizi del Mille seicento quando fu acquistato dai Bonacquisti, importante famiglia assisana, che lo restaurarono per trasformarlo in palazzo,

ricostruendo anche la vecchia chiesa del convento. 

I Bonacquisti si estinsero alla fine dell’Ottocento e, per traversie varie, la costruzione fu adibita a casa colonica fino al 1950 quando gli attuali proprietari lo restaurarono.

S. Angelo in Panzo è famoso anche per la sua sorgente che ha dato acqua ad Assisi sin da epoca romana attraverso un cunicolo, parzialmente ancora visibile, che arrivava fin dentro la città.

Dimora storica vincolata, è considerata tra le dimore più interessanti dell’Umbria e certamente l’unica di Assisi, città nota nel mondo e visitata ogni anno da milioni di turisti e da élite laiche e religiose. Anche se non aperta al pubblico, non si nega l’ingresso, su prenotazione, ai molti che desiderano vedere la chiesetta e le mura di Santa Chiara.

Ogni stanza ha arredi di pregio e la biblioteca conta oltre seimila libri.

UNA STORIA DI FAMIGLIA

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Domenico Brunelli

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Da quasi 100 anni l'eredità storica di questo luogo unico è portata avanti da una famiglia, oggi alla quinta generazione. La storia di famiglia comincia nel 1929 quando Domenico Brunelli, amministratore delegato della piu’ grande società di navigazione italiana, decide di ritirarsi in Umbria, acquistando terreni e case, tra cui Sant’Angelo in Panzo che passerà poi in eredità alla figlia Maria..

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Maria, nel dopoguerra, restaura la proprietà riportandola agli antichi splendori; l’arreda con mobili pregiati, crea un orto e un piacevole giardino tutt’attorno alla villa con rose e alberi ancora oggi visibili. Il luogo è trasformato in un’accogliente dimora di vacanza.

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Suo figlio Ettore, con l’ausilio di numerosi documenti reperibili negli archivi assisani, realizza uno studio sull’antichissima storia della dimora e aprendola ai visitatori e pellegrini, fa conoscere Sant’Angelo in Panzo in Umbria e non solo; la rende, inoltre, disponibile per cerimonie. Nel 2006 crea la società Agricola Panzo che si occupa della produzione di olio extravergine e dal 2010 anche biologico. Un supporto fondamentale è dato da una famiglia assisana con Rita che gestisce la dimora e coordina eventi e cerimonie, ed il figlio Alessandro che ha un ruolo indispensabile nel mandare avanti la società agricola tutt’oggi.

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Nella quarta generazione ci sono Lavinia e Mario che continuano ad amare Sant’Angelo in Panzo occupandosene con passione. Sempre con l'aiuto di Alessandro, promuovono eventi ed attività ricettive per continuare a far scoprire questa storica dimora. La produzione di olio d’oliva biologico, sempre attenta alla qualità, continua con l’aggiunta di tre nuove varietà di olio biologico. L'attività commerciale si intensifica e si espande all’estero.

 

La quinta generazione si sta preparando….

Domenico Brunelli
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